Nella metà degli anni ‘90 il Prof. Gedda passa tutto il complesso alla Santa Sede, che propone agli Oblati di san Giuseppe, fondati da San Giuseppe Marello, di acquistarlo.

SAN GIUSEPPE MARELLO
Giuseppe Marello nasce a Torino il 26 dicembre del 1844. Trascorre la sua fanciullezza a San Martino Alfieri (Asti). Chiamato in modo straordinario da Maria SS. A consacrarsi a Dio e al prossimo, entrò nel seminario di Asti e il 19 settembre 1868 divenne sacerdote. Visse intensamente il suo Sacerdozio, prendendo a cuore la formazione morale e religiosa della gioventù e l’aiuto al clero locale nel ministero.
A tale scopo, il 14 marzo 1878 fondò in Asti la Congregazione degli Oblati di San Giuseppe e ad essa propose come modello il Custode del Redentore “nella sua relazione intima col Divin Verbo e nella cura degli interessi di Gesù”.
Fatto Vescovo di Acqui (17 febbraio 1889) spese ogni sua energia per il bene della Diocesi, cercando di farsi prossimo a tutti, in particolare ai poveri e agli umili.
Morì a Savona il 30 maggio 1895, vittima del suo spirito di servizio e della sua carità senza limiti. Nel 1978, il Papa San Paolo VI ne riconobbe l’eroicità delle virtù e lo proclamò Venerabile.
Nel 1993, dopo aver riconosciuto miracolosa la guarigione di un chierico, ottenuta per intercessione del Marello, il Santo Padre San Giovanni Paolo II lo proclama Beato. In seguito al riconoscimento di un nuovo miracolo, questa volta in favore di due fratellini di uno sperduto villaggio delle Ande peruviane, lo stesso San Giovanni Paolo II scrive il nome di Giuseppe Marello nell’Albo dei Santi il 25 novembre 2001. La Chiesa ne celebra il ricordo il giorno della sua nascita al cielo, il 30 maggio di ogni anno.
GLI OBLATI DI SAN GIUSEPPE

Agli Oblati di San Giuseppe, figli spirituali di San Giuseppe Marello, è affidata la cura del Santuario e della Casa di Spiritualità del Getsemani di Paestum. Formata da Religiosi Laici e Sacerdoti, gli Oblati sono diffusi in tutto il mondo e presente nei cinque continenti.
Leggiamo nelle Costituzioni dei figli spirituali del Marello che gli Oblati si san Giuseppe, fedeli al carisma del Fondatore, sono chiamati a riprodurre nella propria vita il mistero di Cristo come lo visse San Giuseppe, realizzando così l’invito di San Giuseppe Marello a “seguire dappresso il divino Maestro”, con l’osservanza dei Consigli Evangelici, nella “Casa di San Giuseppe, dove, ritirandosi col proposito di permanervi, nascostamente e silenziosamente operosi, nell’imitazione di quel grande Modello di vita povera e oscura, avranno modo di farsi veri discepoli di Gesù Cristo”.
Nel loro apostolato San Giuseppe diventa “l’esemplare del loro ministero, che, come il suo, è ministero di relazione intima con Divin Verbo”. Dal Custode del Salvatore gli Oblati imparano a “curare gli interessi di Gesù” nella Chiesa. Con lui compiono “quelle cose che di giorno in giorno la Divina Provvidenza indicherà di fare”, aperti ai segni dei tempi con speciale attenzione alle varie forme di povertà, sia nelle persone che mei luoghi più bisognosi.
Le finalità proprie degli Oblati di San Giuseppe sono:
- “L’educazione cristiana della gioventù, in quel modo che Dio disporrà, nelle attività suggerite dai tempi e dai luoghi.
- Il ministero pastorale in aiuto alle chiese locali, nelle missioni e nelle parrocchie, specialmente nei luoghi più poveri e sprovvisti di clero.
- La diffusione della spiritualità e della devozione a San Giuseppe, con la testimonianza di una vita povera e laboriosa e con l’impegno a far conoscere il Custode del Redentore tra il popolo cristiano.